Per la parità dei diritti si deve combattere anche sotto le lenzuola, care mie e cari miei. È dagli anni ’50 che si parla della differenza nella quantità di orgasmi tra uomini e donne etero, per quanto tempo ancora vogliamo andare avanti così? La soddisfazione sessuale è un diritto per tutti! Scopriamo perché le donne godono meno… e vediamo come risolvere il problema.
Ma che significa orgasm gap?
Il termine in lingua inglese per definire il divario tra il numero medio di orgasmi raggiunti da uomini e donne a parità di rapporti, si deve alla dottoressa dell’Università della Florida Laurie Mintz; e anche al fatto che la maggior parte degli studi statistici sull’argomento e delle pubblicazioni scritte in merito sia stata svolta, da sempre, in America
Ma perché le donne non raggiungono l’orgasmo?
Chi si occupa a livello scientifico dell’orgasm gap concorda sul fatto che la ragione numero uno per il divario nel numero di orgasmi tra uomini e donne sia la mancata conoscenza dell’anatomia e della funzione del clitoride, anche se non l’unica. Non è un caso che nei rapporti tra lesbiche il raggiungimento dell’orgasmo sia più frequente. Di certo non stupisce poi tanto che una donna sappia come dare piacere ad un’altra donna! Conosce i segreti della stimolazione del clitoride, e conosce bene il proprio, prima di tutto.
La cosa che mi rende più triste, è che che le donne etero vivano la mancanza di orgasmi con rassegnazione. Meno ne hanno e più sembra normale che non ne abbiano, così smettono di cercarli e si accontentano. Tante poi, per non deludere i loro amati-amanti, fingono l’orgasmo. Ma così si crea una grande confusione, tanta incomprensione, e niente soddisfazione. Invece, care amiche, bisogna parlare con i propri partner, spiegare cosa ci piace e creare complicità. Non vergognarsi mai di nulla, perché non esistono cose sbagliate o giuste nel sesso, ma solo cose che ci piacciono o non ci piacciono, e rispetto l’uno per l’altra.

Anche le preoccupazioni riguardo al proprio aspetto fisico, alle proprie capacità a letto, fanno irrigidire, preoccupare, privano di spontaneità. Tutti questi freni inibitori bloccano lo slancio verso l’orgasmo. Ragazze, preoccupatevi di meno e godete di più! Non ci si sofferma a guardare le imperfezioni, mentre si corre verso il climax; i maschietti non si pongono tanti problemi (solo raramente si preoccupano delle “prestazioni”)… e ci sorpassano. Ed ecco l’orgasm gap!
Anorgasmia e frigidità: ma non si tratta di patologie?
Sempre concentrata sulle disfunzioni sessuali maschili, impotenza e problemi di eiaculazione, la scienza -ahinoi- fallocentrica ha trascurato per secoli la sessualità femminile. L’anorgasmia, come definizione, sarebbe ancora oggi l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo durante il coito; per affermare ciò ci si concentra di nuovo sul pene, più che sulla vagina, e si trascura del tutto il clitoride.
Il padre della psichiatria Freud affermò addirittura che le donne che provano piacere per la stimolazione del clitoride sono “infantili” e quelle che non riescono a godere “problematiche” e “frigide”. In realtà, all’epoca di Freud, le donne “frigide” spesso erano donne abusate, frustrate, quantomeno trascurate, dai propri partner. In termini ormai solo popolari, che nulla hanno a che fare più con la scienza, una donna anorgasmica è ancora definita frigida, come se non raggiungere l’orgasmo portasse implicitamente alla mancanza totale di sperimentare il piacere.
Certo, possono influire sull’orgasmo alcuni antidepressivi, droghe, stati d’ansia, pressioni morali e culturali, disagi psicologici; ma molto meno di quanto si possa pensare. Soprattutto, l’anorgasmia solo in rarissimi casi è causata da fattori organici.
Quello che accade più spesso è semplicemente che non si dedica abbastanza cura alla propria fisicità, ai propri tempi e ritmi nell’atto sessuale, alle posizioni preferite, al proprio clitoride, magari anche al giusto sex toy.
La lubrificazione e il cunnilingus
Il titillamento della parte esterna del clitoride con la lingua e le dita, i baci anche profondi, un cunnilingus ben fatto, con trasporto e passione, possono portare all’orgasmo, quantomeno predispongono al meglio la vagina ad accogliere il pene. Non solo perché stimolano la naturale lubrificazione, ma anche perché aumentano la turgidità dei tessuti interni del clitoride, rendendoli più sensibili ai successivi stimoli della penetrazione.

Una buona lubrificazione è comunque importante e, se per cause quali l’età, la lubrificazione naturale non fosse sufficiente nemmeno dopo un’adeguata sollecitazione del clitoride, si raccomanda di usare oli e lubrificanti adatti. Ne abbiamo di veramente intriganti, con sapori speciali e odori conturbanti, per moltiplicare il piacere di chi offre e di chi riceve il sesso orale.
Preconcetti, stereotipi, pornografia, non aiutano… e nemmeno il punto G
Orgasmi veloci, favolosi, originati dalla penetrazione: questa è l’immagine del sesso perfetto che ci rimandano i film pornografici, ma anche l’erotismo mainstream di tante pellicole “per tutti”. Eppure, la quasi totalità delle donne ha bisogno di una stimolazione diretta del clitoride, come il sesso orale; o le carezze, o una lieve pressione, in aggiunta al rapporto penetrativo, per raggiungere l’orgasmo.
Un altro mito da sfatare, l’esistenza di un “punto G” interno alla vagina, da stimolare con la penetrazione. Questo fantomatico attivatore di orgasmi altro non è che una delle parti del clitoride, che ha un ruolo secondario (secondo studi recenti) o al massimo paritario, rispetto alla parte di clitoride che possiamo osservare esternamente.
Non aiuta, purtroppo, nemmeno il tipo di educazione sessuale che si fa, poco e male, nelle scuole. L’aspetto del piacere è troppo spesso trascurato: si parla di salute riproduttiva, contraccettivi e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili; si sorvola sulla masturbazione, sull’eccitazione, sulle zone erogene non legate all’atto del concepimento e, ovviamente, si tralascia di parlare dell’importanza del clitoride e come stimolarlo nel modo giusto.
Sogno lezioni di educazione sessuale dove si spiega come provare piacere da sole e in compagnia, e anche come usare al meglio i sex toys!

Pare quindi, per fortuna, che pian piano le donne stiano imparando a conoscersi. Anche articoli come questi che leggi sul mio blog aiutano a prendere consapevolezza della propria sessualità, a far cadere tanti tabù, a scoprire come godere di più e meglio, a ridurre l’orgasm gap. Se leggendo hai recepito quanto importante sia il clitoride per raggiungere l’appagamento sessuale; che questo piccolo miracolo della natura sia il tuo, o che appartenga alla tua partner, avrai capito come potrebbe essere gradito un sex toy specifico.
Già, perché i giocattoli erotici vanno ben oltre il classico dildo o il vibratore da inserire in vagina. La nuova generazione di succhia clitoridi, ne sono certa, fornirà un valido aiuto per superare l’orgasm gap!
Se vuoi scoprire modi infallibili per raggiungere orgasmi eccezionali, vai ad esplorare il negozio di Cinnamoon Love per provare tanti sex toys creati appositamente per la stimolazione del clitoride. Ti aspetto! 😉